Craniosacrale

La Craniosacrale é una tecnica di derivazione osteopatica che può essere praticata anche da chi osteopata non é.

Da questo punto in poi la spiegazione si fa complessa. In Italia la figura dell’osteopata non é riconosciuta (ma lo sarà, forse). Quindi definire cosa sia un operatore carniosacrale non é semplice. In più pur essendo una tecnica abbastanza recente (insomma….) é riuscita a moltiplicarsi nei diversi approcci.

STORIA

Il dott. Andrew Taylor Still D.O. (Doctor Ostheopathic) é lo scopritore della tecnica osteopatica e il 1874 sacisce la nascita di tale tecnica che negli USA definisce una categoria di medici: i medici osteopatici. In Europa l’osteopata non é un medico, non lo é. Pertanto anche in Italia non é una figura medica.

Nel 1901 il dott. William Garner Sutherland (D.O.) iniziò la sua carriera come dottore osteopatico e approcciò le tecniche apprese dal dott. Still per studiare ed applicarle al cranio. Essendo una struttura dal contenuto importante, il lavoro era fatto come un orologiaio fa il suo, con attenzione e delicatezza. Si accorse nell’attenzione di “strani” movimenti. E la storia continua finendo nella leggenda….

Si può parlare di Upledger, Sylls, ecc. che non sono nomi piccoli o sconosciuti ma sono i giganti che hanno prmesso alla cranionsacrale di essere equello che é biomeccanica, biodinamica,, ecc.

La storia é lunga e potrebbe non finire mai. Voglio solo riportare l’enigma che le generazioni hanno in sè e che crea sgomento e meraviglia e lo farà ancora. Cosa/chi provaca questo movimento? Una scintilla. Chi/cosa ha creato/acceso la scintilla? Questo l’enigma. grande  e mervglioso. Il vero stupor mondi, anzi dell’universo. Questo é il miracolo quotidiano della scintilla che, a volte, nella craniosacrale si manifesta prendendo il nome di “accensione”. Credo che sia una connessione ultraveloce con il Tutto che permette la visione, la percezione della bellezza della Vita e della salute, anzi della Salute.

Trasmettere tali percezioni con semplici parole non è possibile, il cuore ne conosce la vaga percezione, la mente se ne smarrisce. Provare a sentire é l’unica strada, una strada difficle, insidiosa anche per chi fa il semplice cliente ma tremendamente insidiosa é per l’operatore. Credo che ne valga la pena. Perchè? Il mio ce l’ho. Ad ognuno il suo.