Scegliere il “Professionista”

Siccome parliamo di “pratiche alternative” inizio con una premessa, o meglio, due.

1. La salute non é l’assenza di malattia. E’, come dice l’OMS, uno stato di benessere psicofisico. (dice molto di più ma se vi interessa cercatevi un altro sito che ne parli più diffusamente).

2. Il medico serve. Nel senso che se si prendono delle medicine, queste si continuano a prendere finché il medico lo decide. v. insulina o medicinali simili. Il paziente che vuole curarsi in altro modo dovrebbe avvertire il proprio medico curante che vuole cambiare tipo di cura.

Scegliere un operatore alternativo in Italia non é semplice in quanto non esiste una legislazione (v la scheda “Il Naturopata”).

Consiglierei pertanto di integrare le pratiche alternative a quelle più ortodosse.

La scelta.
Il passa parola in genere funziona. Se un vostro amico si affida a qualcuno e vedete che sta bene (v. premessa 1), probabilmente quel qualcuno se la cava benino (direi che si può fare un’esplorazione). Se lo andate a trovare fatevi spiegare cosa ha studiato, che titoli ha conseguito.

Poi c’é la “sensazione”…… e cioé, vi ispira fiducia?

Inoltre:

Non proclama miracoli? Vi dice di parlare con il vostro medico? Vi bombarda di domande “intime” relative alla vostra salute, anamnesi familiare, abitudini, ecc.?

Allora qualcosa la sa.

Quindi….. imparate più che potete su di voi, scrivete o cercate di ricordare, episodi, ricorrenze, stati delle vostre escrezioni (lo so, é brutto da dire….), stato del sonno, risvegli, alimenti preferiti o aborriti….. conoscetevi meglio.

Non abbiate paura a domandare, in fondo state scegliendo il vostro collaboratore di fiducia: chiedete!

Da ricordare: Nessuno sa tutto di tutto, si può sapere molto di qualcosa oppure un poco di tutto. Vale per tutti i lavori.

Per quanto mi riguarda so un pochino di qualcosa.